Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Anonymous viola censura russa, Pescapè “enorme massa di dati da analizzare”

(15 Marzo 2022)

(30Science.com) – Roma, 15 mar. – Il gruppo di hacker Anonymous ha annunciato di aver reso pubblici più di 360.000 documenti, ottenuti violando i sistemi della Roskomnadzor, l’agenzia federale russa per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa, responsabile della censura dei media in Russia, ma al momento sarebbe assai rischioso esaminare quei documenti.

Antonio Pescapè, Professore di sistemi di elaborazione delle informazioni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II

I 360 mila documenti sono divisi in due grandi file – spiega Antonio Pescapè, Professore di sistemi di elaborazione delle informazioni dell’Università degli Studi di Napoli Federico IImolti di questi documenti sono email con allegati; quindi molto pericolosi da analizzare in quanto potrebbero essere veicolo di infezione e contenere malwareUn’altra parte sembrerebbe essere, a detta di Anonymous, il dump di due database proprietari: uno sembrerebbe essere un database di ricerca legale, l’altro sembrerebbe essere un database per le procedure delle risorse umane.”

Pescapè ha poi aggiunto: “Verificando anche altre fonti, a più di 12 ore, sembrerebbe confermato l’annuncio di Anonymous e quindi la provenienza dei file. Ma in queste situazioni il condizionale è d’obbligo. Ad ogni modo se tutto fosse vero l’azione messa in campo da Anonymous avrebbe un forte valore simbolico in quanto i file che sarebbero stati sottratti provengono dal Roskomnadzor che è l’agenzia federale russa responsabile della repressione dei media in Russia. In particolare ad essere stata violata sarebbe la divisione Roskomnadzor della Repubblica Russa del Bashkortostan, una delle repubbliche più grandi della federazione russa.”

A detta di Anonymous: “La Roskomnadzor ha dato istruzioni su cosa si può dire e su cosa non si può dire e ha ordinato ai media di cancellare le storie che definiscono l’invasione russa dell’Ucraina un’”invasione”. In risposta alla verifica dei fatti di Facebook sulle dichiarazioni della Russia sulla guerra, Roskomnadzor ha iniziato a limitare l’accesso a Facebook prima di bloccarlo del tutto. Roskomnadzor ha anche minacciato di bloccare l’accesso al Wikipedia russo per il suo articolo sull’invasione russa dell’Ucraina. Ciò segue una storia consolidata di azioni simili in passato.”

I file sono in lingua russa quindi ci vorrà anche del tempo per tradurli e studiarli – ha chiarito Pescapè – Dalle prime notizie che stanno circolando sembrerebbe ci siano diversi file circa le pratiche da adottare per sopprimere la diffusione di informazioni proibite su Internet. E ancora sulle pratiche da adottare per denunciare azioni di ‘estremisti’ tra le quali vengono citate gli inviti a partecipare a eventi pubblici di massa che non rispettino le severe limitazioni russe. Nei documenti si parla inoltre di 1,4 milioni di indirizzi IP bloccati dalla censura russa. Molto del materiale che Anonymous ha pubblicato, molte migliaia di documenti in formato Word e PDF sono stati creati da quando la Russia ha invaso l’Ucraina 2 settimane fa, alcuni risalgono al 5 marzo 2022.”  (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla