Alessandro Berlingeri

Solar Orbiter pubblica già risultati scientifici fin dalla sua fase di crociera

(15 Dicembre 2021)

(30Science.com) – Roma, 15 dic. – Solar Orbiter ha già iniziato pubblicare una vasta gamma di risultati scientifici fin dalla sua fase di crociera verso il Sole. La missione Solar Orbiter è frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e la NASA. Osservazioni forensi della superficie solare, misurazioni di una gigantesca esplosione di particelle energetiche e un incontro con la coda di una cometa sono solo alcuni dei punti salienti degli oltre cinquanta articoli che compongono un numero speciale di Astronomy and Astrophysics e presentati all’annuale Incontro AGU.

La fase di crociera di Solar Orbiter è iniziata il 15 giugno 2020 ed è durata fino al 27 novembre 2021. Durante quel periodo, il veicolo spaziale ha acquisito dati scientifici con i suoi strumenti in situ, progettati per misurare l’ambiente intorno al veicolo spaziale.

La missione Solar Orbiter dell’ESA affronterà il Sole dall’interno dell’orbita di Mercurio al suo massimo avvicinamento. Credit: ESA/ATG medialab.

La forte partecipazione italiana a questi articoli è frutto dell’importante contributo scientifico e tecnologico del nostro Paese alla missione. Fanno parte dei dieci strumenti a bordo di Solar Orbiter il coronografo METIS realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e con il CNR, diverse Università italiane e Istituti di ricerca sparsi in tutto il mondo, la DPU (Data Processing Unit) dello strumento SWA (Solar Wind Analyser) e il software del telescopio per raggi X STIX (Spectrometer/Telescope for Imaging X-rays).

Tra gli articoli dello speciale, tre vedono protagonisti i risultati ottenuti dal coronografo METIS. L’articolo sulla “prima luce” dello strumento, ovvero sulle sue primissime immagini, “fornisce un primo assaggio di quello che le nuove osservazioni proposte da METIS saranno in grado di ottenere” ha sottolineato Marco Romoli, dell’Università di Firenze, Principal Investigator di METIS. “Infatti, misurando contemporaneamente la luce prodotta dagli elettroni e dall’idrogeno, le due principali componenti della corona solare, si può stimare direttamente la velocità di espansione del vento solare nelle regioni in cui esso viene accelerato.

Gli importanti risultati già ottenuti da METIS e dagli altri strumenti a bordo di Solar Orbiter dimostrano le grandi potenzialità della missione e rappresentano il frutto di anni di lavoro del team scientifico e industriale” ha commentato Marco Stangalini, ASI Project Scientist per METIS. “Durante la fase nominale Solar Orbiter acquisirà immagini dell’atmosfera solare da una distanza mai raggiunta prima e, inclinando progressivamente la sua orbita, sarà in grado infine di acquisire per la prima volta immagini dei poli della nostra stella.

Quando la navicella ha aperto gli occhi per la prima volta, dopo il suo lancio nel febbraio 2020, il suo Extreme Ultraviolet Imager (EUI) ha scoperto una serie di brillamenti solari in miniatura che gli scienziati hanno soprannominato “fuochi da campo“. Questi potrebbero svolgere un ruolo chiave nello spiegare la temperatura di un milione di gradi dell’atmosfera esterna del Sole, la corona, che ha sfidato ogni spiegazione per molti decenni.

Oltre ai fuochi da campo “su piccola scala”, Solar Orbiter ha anche assistito al suo primo evento su larga scala. Il 29 novembre 2020, il primo evento di particelle energetiche diffuso da diversi anni è scoppiato dal Sole. Il Sole attraversa un ciclo di attività magnetica che dura circa 11 anni e questo particolare caso è stato il primo evento particellare energetico diffuso del ciclo 25. Come suggerisce il nome, l’evento ha diffuso particelle in un’ampia fascia del sistema solare interno.

Dopo il sorvolo della Terra del novembre 2021, Solar Orbiter è ora nella sua fase scientifica principale. Tutti i soggetti coinvolti si stanno preparando per il suo passaggio ravvicinato del Sole nel marzo 2022. (30Science.com)

Alessandro Berlingeri
Adoravo parlare di Fantascienza con mia madre prima di dormire e tirar fuori strane teorie anziché ascoltare le favole della buonanotte. La conseguenza? Una laurea in Fisica all’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" con una tesi sui “Metodi per la Ricerca di Pianeti Extrasolari”. Mi dedico dal 2008 alla Divulgazione Scientifica ovunque sia possibile, nelle scuole, in grandi eventi pubblici, in musei, in grandi strutture scientifiche di Roma, radio, televisione, internet.. ovunque! Ho affiancato il tutto alle mie passioni di tutta una vita: il nuoto, la musica, il cinema ed ogni sfaccettatura nerd che si possa immaginare.