(30Science.com) – Roma, 13 dic. – Trans-resveratrolo, pterostilbene, acido ellagico e onochiolo sono ingredienti chiave del composto A5+, contenuto nel prodotto SIRT500 Plus, che si è rivelato in grado di inibire la replicazione virale, sia dopo l’infezione con il virus dell’influenza A che con il virus Sars-CoV-2.
Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’Università Sapienza di Roma, dell’Università di Tor Vergata di Roma, dell’IRCCS e dell’Università San Raffaele Roma e dell’Università di Miami. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Biomedicines e potrebbero avere implicazioni importanti nel controllo delle infezioni da Covid.
In particolare, i ricercatori – tra cui Anna Teresa Palamara (responsabile del dipartimento malattie infettive dell’ISS), Enrico Garaci (Università San Raffaele di Roma), Camillo Ricordi (Università di Miami), David Della Morte Canosci (Università di Tor Vergata e San Raffaele di Roma), Francesca Pacifici (Università di Tor Vergata, Roma), Paola Stefanelli (Istituto Superiore di Sanità) e Lucia Nencioni (Università Sapienza di Roma) – hanno dimostrato che la combinazione di polifenoli e attivatori delle sirtuine contenuti nel composto ha prodotto un’inibizione della replicazione del virus superiore al 95 per cento.
Oltre all’inibizione della replicazione dei virus, il trattamento con il composto A5+ si è dimostrato in grado di ridurre significativamente i livelli di interleuchina-6 (IL-6), un fattore chiave nei processi infiammatori associati alle infezioni virali.
“Livelli elevati di IL-6 sono risultati significativamente più alti nei pazienti con infezione più grave da Covid-19 o tra quelli deceduti per Covid-19 rispetto ai pazienti con malattia lieve”, spiegano i ricercatori. “IL-6 può essere considerato uno dei fattori chiave per la successiva evoluzione del Covid-19 tra i pazienti ospedalizzati”, aggiungono.
La combinazione delle molecole contenute in SIRT500 Plus ha mostrato un significativo effetto antivirale in laboratorio. Ulteriori studi in vivo sono in corso per definire i meccanismi associati a questa importante inibizione della replicazione virale osservata in-vitro. Uno dei possibili meccanismi potrebbe coinvolgere le sirtuine. A5+ contenuto in SIRT500 Plus è infatti un potente “attivatore delle sirtuine”, le cosiddette “molecole della longevità”, già note per il loro effetto antinfiammatorio e antiossidante.
Non a caso, attualmente, sono in corso diversi studi che hanno lo scopo di approfondire il ruolo di questo composto nella prevenzione di diverse malattie legate allo stress ossidativo, come il diabete, i disturbi cardiovascolari e neurodegenerativi. L’azione antivirale e antinfiammatoria di A5+, non sembrerebbe limitata, almeno nello studio sulle cellule, ad una singola variante di virus, e potrebbe aprire la strada allo sviluppo di strategie terapeutiche “naturali”, per mitigare o bloccare la progressione di infezioni virali, evitandone le forme più gravi, sempre in aggiunta al vaccino, che rimane la principale strategia di debellazione per la pandemia. “Sono indispensabili ulteriori esperimenti che prevedano l’utilizzo di altri modelli più fisiologici per dimostrare a pieno l’efficacia di questi composti contro i virus nell’uomo“, concludono i ricercatori. (30Science.com)
