Valentina Di Paola

Parisi, dopo il riconoscimento “Spero che porti un pò di fortuna”

(24 Settembre 2021)

“E’ un elogio della scienza italiana”

(30Science.com) – Roma, 24 set. – “Sono molto contento e soddisfatto perché si tratta di un riconoscimento davvero importante, ma soprattutto perché ritengo che rappresenti un elogio alla scienza italiana, che negli ultimi anni ha raggiunto traguardi impressionanti”. Con queste parole Giorgio Parisi, docente di Fisica teorica presso l’Università la Sapienza di Roma e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, commenta la propria nomina nella Clarivate Citation Laureates, l’analisi dell’Institute for Scientific Information, condotta sulle aree di ricerca Medicina o Fisiologia, Fisica, Chimica ed Economia, che ha premiato il fisico per “le scoperte rivoluzionarie relative alla cromodinamica quantistica e lo studio dei sistemi disordinati complessi”.

Primo italiano a ricevere tale riconoscimento, Parisi racconta a 30Science.com che il prestigioso premio non altera gli impegni presi per il futuro. “Spero che porti un po’ di fortuna – afferma – ma per adesso mi concentro sulle responsabilità e sugli incarichi da svolgere. In questi giorni, nell’ambito della riunione del G20, abbiamo prodotto due documenti sulla crisi e sulla prevenzione di Covid-19 e delle future crisi pandemiche. Quello che emerge da questi incontri, a cui hanno presenziato anche sette Ministri, è la necessità di costituire una rete di istituti di ricerca in tutto il mondo, che possano monitorare la situazione sanitaria a livello globale”.

Allo stesso tempo la pandemia ci ha insegnato che la comunicazione al cittadino assume una rilevanza primaria – continua Parisi – durante Covid-19 si sono susseguite quantità impressionanti di bufale, fake news, opinioni ritenute certezze scientifiche e dibattiti con meri scopi televisivi. Questo ha portato alla conseguente confusione della popolazione, all’esitazione nei confronti dei vaccini e a una serie di atteggiamenti controproducenti. In futuro sarà pertanto opportuno stabilire una comunicazione efficiente ed efficace, cercando di trasmettere ai cittadini le informazioni in una forma comprensibile e distinguendo chiaramente le verità dalle opinioni”.

Sempre in merito alle conclusioni emerse durante il G20, lo scienziato riporta anche l’importanza della ricerca, “che è fondamentale per far fronte a questo tipo di difficoltà. Ci sono tanti aspetti che possono essere compresi solo tramite l’analisi, lo studio e l’indagine. Guardando alla pandemia, lo sviluppo di vaccini e l’ideazione di contromisure efficaci rappresentano proprio il frutto dei successi della ricerca”. Commentando la possibilità di future situazioni emergenziali, il fisico spiega che sarà opportuno eradicare la paura generalizzata dei virus, perché la crescente resistenza di microbi e batteri necessita altrettanta attenzione.

È giusto continuare a investire negli antivirali – sostiene Parisi – ma anche il problema della resistenza agli antibiotici, attualmente sottostimato, dovrebbe essere approfondito al più presto. L’industria investe infatti molto poco nello sviluppo di nuovi antibiotici e la ricerca pubblica non ha la capacità di portare un farmaco fino all’ultima realizzazione, e questo rallentamento nella produzione di nuovi antibiotici ha fatto sì che i germi facessero invece passi da gigante nella resistenza agli antibiotici”.

Per quanto riguarda la propria carica, il docente spiega che “l’Accademia dei lincei è bicefala, c’è la classe delle scienze umanistiche e quella delle scienze definite dure. Sono stato presidente di tutta l’istituzione dal 2018 al 2021, ora presiedo solo la classe delle discipline dure e sono stato nominato vicepresidente dell’Accademia. Il vertice della nostra struttura viene infatti occupato alternativamente da un docente di scienze dure e uno di materie umanistiche”.

“Credo che questa rotazione sia fondamentale – conclude – per rendere sempre fresco e innovativo il bagaglio di idee che raggiungono le istituzioni. Dopo tre anni da presidente, ora me ne aspettano altri tre nella vicepresidenza generale, per cui l’impegno con l’Accademia dei Lincei è sicuramente di lunga durata, è una carica di cui sono molto orgoglioso”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e quest’anno ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).