Valentina Di Paola

Scienza: scoperta molecola contro la demenza, efficace in un modello murino

(1 Luglio 2021)

(30Science.com) – Roma, 1 lug. – La molecola SAK3 potrebbe rappresentare un potenziale candidato per il trattamento del morbo di Alzheimer. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences, condotto dagli scienziati della Tohoku University, che hanno utilizzato un modello murino per valutare l’efficacia della sostanza.

Molecola SAK3 per migliorare i canali del calcio di tipo T nei terminali nervosi. Credit: Tohoku University.

Il team, guidato da Kohji Fukunaga, ha testato le potenzialità della molecola SAK3, già dichiarata sicura dal Consiglio di amministrazione del Giappone. Gli esperti hanno quindi ora in programma di iniziare gli studi clinici sull’uomo. “Attualmente non esistono terapie efficaci in grado di invertire i segni della demenza – osserva l’autore– abbiamo scoperto un nuovo candidato terapeutico che ha salvato i neuroni nella maggior parte delle malattie neurodegenerative considerate nel modello murino”.

Secondo studi precedenti, SAK3 può migliorare la funzione della membrana cellulare e promuovere l’attività neuronale nel cervello. Stando ai risultati del gruppo di ricerca, la somministrazione di SAK3 ha prevenuto significativamente la progressione dei comportamenti neurodegenerativi anche negli esemplari trattati dopo l’inizio del deterioramento cognitivo.

La somministrazione reiterata di SAK3 – aggiunge l’esperto – inibiva l’accumulo di una proteina associata alla demenza. Questa molecola – conclude Fukunaga – ha il potenziale per risolvere i problemi correlati a diverse malattie da deterioramento cognitivo, come il morbo di Parkinson, la demenza con corpi di Lewy, la malattia di Huntington, e la malattia di Alzheimer”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e quest’anno ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).