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Appello studiosi: necessaria regolamentazione globale delle batterie

(22 Luglio 2021)

(30Science.com) – Roma, 22 lug. – Le nuove normative dell’Unione Europea sulle batterie potrebbero offrire un enorme impulso alla missione di decarbonizzazione globale, ma solo se l’Unione sfrutterà il proprio peso politico ed economico per garantire un mercato globale più equo.

Materiale della batteria agli ioni di litio triturato. La triturazione è un processo comunemente usato nei processi di riciclaggio LIB, tuttavia il progetto ReLIB sta cercando modi più efficienti per riciclare le batterie smontando le celle. Credit: ReLIB/Università di Birmingham.

Secondo un team di scienziati e ricercatori che hanno pubblicato un paper su Science, le nuove norme, che entreranno in vigore a partire da gennaio 2022, hanno il potenziale per unificare le politiche mondiali su questioni come il riciclo, l’uso di materie prime riciclate e la creazione di un’economia circolare. Hanno contribuito allo studio esperti della Newcastle University, GB, dell’Università di Birmingham, GB, della Circular Energy Storage Research and Consulting, GB, dell’Università della California Davis, USA e del National Institute of Clean and Low Carbon Energy (NICE) America Research, USA.

L’Unione Europea è un mercato significativo per i veicoli elettrici a livello globale e gli effetti della sua regolamentazione saranno avvertiti dalle catene di approvvigionamento di batterie in molti altri paesi, incluso il Regno Unito, anche se ha lasciato l’Unione Europea. Sebbene queste regole siano necessarie e benvenute, sostengono i ricercatori, i loro effetti sono difficili da prevedere e potrebbero comportare uno svantaggio competitivo per le aziende europee. Questo perché l’UE deve operare nel mercato globale in cui esiste una notevole incertezza nel settore delle batterie agli ioni di litio (LIB).

La Cina, ad esempio, ha un mercato LIB ben sviluppato, con normative relativamente rigide sul riciclo e la decarbonizzazione della catena di approvvigionamento. Negli Stati Uniti, invece, sebbene l’elettrificazione dei trasporti sia stata dichiarata una priorità, la legislazione per promuovere un’economia circolare nel settore è in ritardo rispetto alla Cina e all’UE.

Il dottor Oliver Heidrich, della Newcastle University, che ha guidato lo studio afferma: “Bilanciare le sfide del cambiamento climatico, della sostenibilità e della competitività è un’impresa difficile. Sono necessarie valutazioni formali lungo la catena di approvvigionamento e del valore dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento finale per garantire che gli aspetti sociali, ambientali ed economici siano affrontati con successo”.

Anche se è fondamentale garantire un alto grado di sostenibilità nella catena di approvvigionamento delle batterie, non dobbiamo dimenticare che l’obiettivo finale è un settore dei trasporti decarbonizzato e meno inquinante“, afferma Hans Eric Melin, di Circular Energy Storage Research and Consulting. “Alzando l’asticella a un livello più alto rispetto a quasi tutti gli altri prodotti, c’è il rischio significativo che l’industria europea delle batterie, che è molto indietro rispetto ai leader globali, faccia fatica a tenere il passo con il ritmo richiesto. Ciò potrebbe limitare la capacità dei produttori produrre veicoli elettrici sulla scala richiesta entro il 2030 e potrebbe anche causare distorsioni dell’innovazione e un rallentamento degli investimenti“.

Degli standard globali, sostengono i ricercatori, sono l’unico modo per rendere stabile e sicura la catena di approvvigionamento delle batterie. I nuovi standard avanzati stabiliti dall’UE, insieme alla sua quota significativa del mercato dei veicoli elettrici, potrebbero darle una leva per aprire la strada alla definizione di tali standard.

Il regolamento UE sulle batterie ha intenzioni ammirevoli, ma le conseguenze indesiderate potrebbero essere avvertite da produttori, e altri attori in tutto il mondo. Sebbene sia un obiettivo difficile da raggiungere e politicamente impegnativo, un approccio globale coordinato garantirebbe una transizione più rapida ed efficace al trasporto elettrico“, conclude il dott. Gavin Harper, dell’Università di Birmingham. (30Science.com)

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