(30Science.com) – Roma, 24 giu. – Nella città di Göbekli Tepe, in Turchia, una tra le più antiche al mondo, gli antichi esseri umani potrebbero aver consumato cereali già 11.600 anni fa, molto prima del momento riconosciuto come l’inizio delle pratiche agricole. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati dell’Istituto archeologico tedesco di Berlino.
Il team, guidato da Laura Dietrich, ha scoperto delle macine per il grano, risalenti a un periodo antecedente allo sviluppo dell’agricoltura, avvenuto durante la rivoluzione del Neolitico. “In nessun altro insediamento nel Vicino Oriente si documenta una presenza tanto numerosa di macine – afferma Dietrich – nemmeno nel tardo Neolitico, quando l’agricoltura era già ben consolidata”.
Utilizzando campioni di cibo carbonizzato o fossilizzato, gli esperti hanno dedotto che il grano e i cereali erano largamente utilizzati dagli abitanti del sito. Sembra tuttavia che la popolazione di Göbekli Tepe si affidasse a una varietà selvatica di grano, per cui gli autori ipotizzano che la domesticazione non fosse stata ancora implementata. In Turchia, però, svelano gli scienziati, i cereali venivano utilizzati come porridge o per la fermentazione della birra. Gli esperti hanno anche effettuato il processo con una riproduzione degli strumenti in uso all’epoca e ottenuto i prodotti finali. Gli studiosi hanno quindi validando la teoria non solo sugli effetti provocati sulla macina, ma anche dal punto di vista del gusto.
“La birra risultava un po’ amara – commenta Dietrich – ma bevibile. È stato un esperimento davvero interessante”. Göbekli Tepe non è l’unica meta oggetto di ricerche sulla consumazione precoce di cereali. Ci sono anche diverse prove genetiche a supporto dell’ipotesi che l’essere umano mangiasse pane, pasta e carboidrati molto prima di quanto si pensasse in precedenza. Secondo un lavoro citato dalla rivista Nature, il team guidato da Amaia Arranz-Otaegui, dell’Università di Copenaghen, ha scoperto che il pane potrebbe risalire 5.000 anni prima di quanto ritenuto attualmente. La sua squadra di ricerca ha analizzato dei frammenti carbonizzati risalenti a 14.500, rinvenuti in Giordania, rivelando che si trattava di pezzetti di pane bruciato. Le recenti scoperte in ambito di alimentazione nel Neolitico stanno modificando il paradigma di quanto universalmente riconosciuto fino a poco fa. Gli scienziati concludono che sarà necessario proseguire le ricerche per approfondire la conoscenza sulle abitudini alimentari delle popolazioni antiche. (30Science.com)