Valentina Di Paola

Rischio di inondazioni regioni costiere potrebbe aumentare di 50 volte

(19 Giugno 2021)

(30Science.com) – Roma, 18 giu. –  In uno scenario di riscaldamento globale ad alte emissioni il rischio di inondazioni potrebbe aumentare vertiginosamente nel XXI secolo, fino a 50 volte. L’allarmante ipotesi è stata prospettata sulla rivista Nature Communications dagli scienziati dell’Institut de Recherche pour le Développement (IRD), che hanno combinato i dati satellitari e una serie di modelli digitali per valutare l’impatto del riscaldamento climatico sull’innalzamento del livello del mare e sulle onde oceaniche. Le regioni costiere basse, spiegano gli autori, ospitano quasi il 10 per cento della popolazione mondiale.

Queste aree e i loro ecosistemi stanno affrontando rischi distruttivi, come inondazioni dovute al superamento delle barriere naturali o artificiali, che sono destinati ad aumentare nei prossimi decenni a causa del riscaldamento climatico di origine antropica. Ne sono esempi l’uragano Katrina, che ha colpito gli Stati Uniti nel 2005, il ciclone Xynthia, verificatosi in Europa nel 2010, e il tifone Haiyan, il più grande ciclone tropicale mai misurato, che nel 2013 si è abbattuto sulle popolazioni asiatiche. Le alterazioni nell’entità e nella frequenza di questi eventi restano ancora incerte, ma diversi studi confermano che i cambiamenti climatici porteranno a un aumento nel rischio di fenomeni distruttivi.

Schematic diagram of coastal overtopping CREDIT
© Rafaël Almar et al., Nature Communications.

Per questo lavoro, il team internazionale ha valutato l’impatto delle onde oceaniche, spesso sottovalutato, elaborando nuove stime dei livelli estremi del mare. Dopo aver quantificato l’aumento degli eventi di sommersione globale verificatisi tra il 1993 e il 2015, gli autori hanno definito nuovi parametri chiave per la topografia costiera e calcolato il numero annuo di ore in cui le difese costiere potrebbero essere superate dalle acque più alte.

“La combinazione di maree e onde oceaniche potrebbe portare a episodi di tracimazione costiera – afferma Rafaël Almar dell’IRD – abbiamo scoperto che gli hotspot di questi fenomeni si trovano nel Golfo del Messico, nel Mediterraneo meridionale, nell’Africa occidentale, in Madagascar e nel Mar Baltico”. Gli scienziati hanno poi considerato diversi scenari di emissioni globali per esaminare le possibili eventualità di traboccamento delle coste nel XXI secolo. “La frequenza degli straripamenti sta accelerando in modo esponenziale – sottolinea l’esperto – e sarà chiaramente percepibile già nel 2050, indipendentemente dallo scenario climatico. Entro la fine del secolo, l’intensità dell’accelerazione dipenderà invece dalle traiettorie future delle emissioni di gas serra e quindi dall’aumento nel livello del mare. Nel caso di uno scenario di emissioni elevate, il numero di ore di sovrappopolamento a livello globale potrebbe aumentare di 50 volte rispetto ai livelli attuali”. “Saranno necessari ulteriori studi a livello locale e regionale – conclude Almar – per confermare le nostre proiezioni globali, che forniscono una solida base per proporre misure di adattamento e mitigazione nei punti critici individuati”. (AGI)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e quest’anno ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).