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Le città dovranno essere “car-free” per sopravvivere

(24 Giugno 2021)

(30Science.com) – Roma, 24 giu. – Le città dovranno diventare completamente “car free” per essere vivibili in futuro, secondo gli esperti dell’UCL – University College London, UK che hanno realizzato un nuovo rapporto sull’uso dell’auto nelle aree urbane. All’esito delle loro ricerche gli esperti hanno chiesto un cambiamento significativo nei comportamenti collettivi, con l’obiettivo di ridurre progressivamente il numero di auto private nelle città.

A livello globale, il numero di automobili prodotte sta aumentando più velocemente della popolazione; Nel 2019 sono state prodotte 80 milioni di auto, mentre la popolazione è aumentata di 78 milioni. I ricercatori hanno affermato che la futura pianificazione urbana dovrà concentrarsi sulla riduzione della dipendenza dalle auto e sull’incoraggiare l’andare a piedi e in bicicletta come modalità principali di trasporto locale. I trasporti pubblici dovrebbero essere incoraggiati per gli spostamenti più lunghi, hanno sostenuto i ricercatori, e le auto dovrebbero essere utilizzate solo per emergenze o occasioni speciali. Per il loro rapporto, pubblicato su “Open Science”, i ricercatori hanno creato un modello matematico dell’uso delle auto in una città, valutando scenari in cui i residenti usavano l’auto ogni giorno oppure usavano i trasporti pubblici.

L’autore principale, il dottor Rafael Prieto Curiel, ha commentato: “La città del futuro, con milioni di persone, non può essere costruita intorno alle automobili e alle loro costose infrastrutture. In pochi decenni avremo città con 40 o 50 milioni di abitanti, che potrebbero assomigliare a parcheggi con 40 o 50 milioni di auto. L’idea che abbiamo bisogno delle auto viene da un’industria molto inquinante e da un marketing molto costoso“. Utilizzando il loro modello, i ricercatori hanno elaborato uno scenario estremo per una città con 50 milioni di abitanti e 50 milioni di automobili, in cui tutti i residenti usano un’auto ogni giorno per cercare di ridurre al minimo i loro tempi di spostamento.

In questo scenario, in cui tutti cercano di ridurre i propri tempi di percorrenza usando l’auto, si raggiunge, per paradosso, lo scenario peggiore: i tempi per gli spostamenti sono al massimo a causa della congestione. Il modello ha anche mostrato che anche senza migliorare le infrastrutture, i tempi degli spostamenti in città potrebbero essere notevolmente ridotti riducendo il numero di persone autorizzate ad utilizzare l’auto in un particolare lasso di tempo. Ad esempio, se un gruppo di persone è autorizzato a guidare una settimana e deve utilizzare altri modi di trasporto la successiva, i tempi medi per gli spostamenti potrebbero essere ridotti fino al 25 per cento. Garantire che i residenti comprendano i problemi dell’uso dell’auto può aiutare, secondo i ricercatori, così come interventi quali tasse sulla congestione, pedaggi e etc. possono ulteriormente scoraggiare l’uso dell’auto. Anche rendere il trasporto pubblico più veloce, affidabile, sicuro e confortevole è essenziale. (30science.com)

 

 

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