(30Science.com) – Roma, 30 giu. – La risposta immunitaria suscitata dai vaccini Pfizer e Moderna è adeguatamente elevata e potenzialmente duratura. Lo conferma uno studio pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati della Washington University School of Medicine di St. Louis, che hanno analizzato l’efficacia delle vaccinazioni a base di RNA messaggero a distanza di diverse settimane dalla somministrazione.
Stando ai risultati del team, guidato da Ali Ellebedy, quattro mesi dopo la prima dose, le persone vaccinate con il farmaco Pfizer avevano ancora i centri germinali in grado di produrre anticorpi specifici per SARS-CoV-2.
L’immunizzazione sembrava efficace anche contro tre varianti di preoccupazione, compreso il ceppo Beta, emerso in Sudafrica.
“I centri germinali sono la chiave per una risposta immunitaria persistente e protettiva – afferma l’autrice – rappresentano il luogo d’origine delle memorie immunitarie. In molte persone a distanza di oltre 15 settimane dalla prima dose di Pfizer i centri germinali erano ancora attivi. È davvero notevole”. Il team ha raccolto campioni biologici da 14 partecipanti, scoprendo che la risposta immunitaria restava elevata nella maggior parte degli individui. Tre settimane dopo la prima dose, tutti i volontari mostravano centri germinali in grado di produrre anticorpi specifici contro SARS-CoV-2, e in molti mantenevano le risposte immunitarie anche dopo 15 settimane.
“Questo lavoro – osserva Rachel Presti, collega e coautrice di Ellebedy – rappresenta la prova di una risposta immunitaria davvero robusta”. I ricercatori hanno anche ottenuto campioni di sangue da 41 persone che hanno ricevuto il vaccino Pfizer, otto delle quali erano associate a una precedente infezione Covid-19. In chi non aveva mai contratto la malattia, i livelli di anticorpi aumentavano lentamente dopo la prima dose e raggiungevano il picco una settimana dopo il richiamo. Chi era stato infettato precedentemente raggiungeva invece livelli di anticorpi più elevati già dopo la prima dose. “La vaccinazione comporta chiaramente dei benefici – conclude Jane O’Halloran, della Washington University, terza firma dell’articolo – anche tra le persone che hanno contratto l’infezione. Per questo consigliamo a tutti di sottoporsi alle campagne vaccinali”. (30Science.com)